Ugo Foscolo

Ugo Foscolo nasce nell’isola di Zante (Zacinto), una delle isole lonie allora appartenente alla Repubblica Veneta, nel 1778 da padre veneziano e madre greca. Abbandonati gli studi regolari, il giovane Ugo s’immerge nella lettura dei classici greci e latini. Dopo la morte del padre si trasferisce con Ia madre ed i fratelli a Venezia, che Foscolo considerera sempre come la sua seconda patria.
Qui frequenta i salotti aristocratici e viene condannato per le sue idee politiche, ispiratrici delle sue prime opere e della tragedia Trieste (1797), che ebbe grande successo.
L’arrivo di Napoleone in Italia e le sue vittorie entusiasmano il poeta, che nell’aprile del ’97 fugge a Bologna dove si arruola nell’esercito napoleonico; a Napoleone dedica l’ode “A Bonaparte liberatore”..
Ben presto per6 resta deluso dalla politica di Napoleone: con il trattato di Campoformio (17 ottobre 1797) e la cessione di Venezia all’Austria svanisce il sogno politico. Venduta Ia sua patria all’Austria, lascia per sempre Venezia e la madre e si trasferisce a Milano.
Al ritorno degli austriaci nel ’99 si arruola volontario nella Guardia Nazionale di Bologna. lnsieme con i francesi combatte valorosamente in Emilia e Romagna e rimane ferito per due volte.
Nel 1802 pubblica il suo romanzo epistolare “Ultime lettere di Jacopo Ortis”, la cui stesura inizia nel 1778 a Bologna. Nel romanzo l’autore esprime i suoi entusiasmi giovanili.
La sua naturale irrequietezza e le crescenti difficoltà economiche lo inducono nel 1804 a recarsi in Francia, per partecipare all’invasione dell’Inghilterra. A seguito della liberazione del Veneto dal dominio austriaco, corre a Venezia a rivedere la madre.
Sono anni difficili in cui Foscolo alterna momenti felici e di agio economico a momenti difficili, in cui viene allontanato dagli ambienti letterari soprattutto per le sue idee politiche e per i suoi principi di “libero scrittore”.
Dopo Ia sconfitta di Napoleone Foscolo sceglie l’esilio piuttosto che la fedelta al nuovo regime austriaco.
Dopo una breve tappa a Zurigo, nel 1816 si stabilisce a Londra, dove morirà nel 1827 in estrema miseria. Viene sepolto nel vicino cimitero di Chiswick.
Nel    1871 le sue spoglie vengono portate a Firenze e oggi riposano nella basilica di S.Croce dove sono sepolti molti grandi personaggi della cultura    italiana.

LE OPERE:
Fra i letterati italiani Foscolo è il massimo rappresentante del Neoclassicismo, ed anticipa anche alcuni aspetti del Romanticismo.
Fra le opere del Foscolo ricordiamo: Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802) — Romanzo epistolare nel quale è facile riconoscere molti aspetti della vita dell’autore.

Nel 1803 diede alla stampa nella loro versione definitiva i Sonetti e l’ode “All’amica risanata” e “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo

I sonetti che rappresentano un genere di poesia costituito da due quartine e due terzine di versi endecasillabi, furono composti in due tempi per un totale di 12 componimenti, 12 sonetti. I primi 8 si riconducono ad un’atmosfera giovanile del romanzo epistolare “Le uttime lettere di Jacopo Ortis“. Gli ultimi 4 sono stati composti in una fase piu matura e presentano temi come l’amore, la patria, la bellezza, la fama, la gloria, l’eroismo. Famosi sono “A Zacinto” e “Alla sera“.

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