La percentuale

L’uso della percentuale è entrato a far parte della nostra vita quotidiana soprattutto in campo commerciale, finanziario e statistico.

Avrete sicuramento sentito o letto chissà quante volte frasi del tipo:

“La banca da il 4% di interesse”

“Quel negozio fa il 25% di sconto su tutte le scarpe”

“Alle ultime elezioni il 5% dei voti è risultato nullo”

Che cosa rappresentano le scritture 4%, 25% e 5%, che si leggono “quattro per cento“, “venticinque per cento” e “cinque per cento“?

Supponiamo che 200 alunni di una scuola media abbiano espresso la loro preferenza sulle squadre di calcio e che 90 di loro abbiano detto di tifare per il Napoli. In casi simili (statistica) il rapporto 90/200 (alunni che preferiscono il Napoli sugli alunni totali) si preferisce esprimerlo con una frazione avente denominatore 100; bisogna quindi trasformare il rapporto 90/200 oppure 90:200 nel rapporto equivalente x/100 oppure x:100.

Sarà sufficiente risolvere la proporzione:

90 : 200 = x : 100

da cui:

x=\frac{100\cdot90}{200}

 

In conclusione:

I problemi con le percentuali possono essere ricondotte a due tipi diversi:

1 . Problemi nei quali sappiamo a quanto ammonta il tutto e vogliamo calcolare la percentuale.
Esempio: gli alunni di una classe sono 20. Il 30% è costituito da maschi. Quanti sono i maschi della classe?

Il problema si risolve dividendo il tutto (20) per 100 e moltiplicando per 30.
Cioè:
20 : 100 = 0,2 x 30 = 6 alunni maschi della classe.

2. Problemi nei quali sappiamo a quanto ammonta una certa percentuale e vogliamo calcolare il tutto.
Esempio: gli alunni maschi di una classe sono 6 e rappresentano il 30% della classe stessa. Quanti sono gli alunni che formano la classe?

Il problema si risolve dividendo il numero di pezzi che noi conosciamo (6) per 30 e moltiplicando per 100. Cioè:
6 : 30 = 0,2 x 100 = 20 alunni della classe.

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