I popoli italici

LA GEOGRAFIA DELL’ITALIA ANTICA

Dopo il 1000 a.C. giunsero in Italia molti popoli che provenivano da est in cerca di nuovi spazi e terre fertili: gli Indoeuropei. Alcuni di essi si stanziarono accanto alle genti italiane, altri si mescolarono con i popoli locali e diedero vita a nuove e differenti civiltà.

I CELTI

Croce Celtica

Croce Celtica

I Celti giunsero nella Pianura Padana attorno al 400 a.C. Erano un popolo nomade, formato da guerrieri, artigiani, agricoltori e allevatori. Quando trovavano una zona favorevole, vi si fermavano qualche tempo: bruciavano la vegetazione per ricavare terreni agricoli da coltivare e vicino ad essi costruivano i loro villaggi fortificati con case e botteghe artigiane. Molti dei loro villaggi nel corso dei secoli diventarono vere e proprie citta: Milano, Como, Bergamo, Brescia.
I Celti erano molto abili nella lavorazione del legno e dei metalli. Pero l’attivita pin importante per loro era la guerra, tanto che venivano arruolati come soldati mercenari, anche in eserciti stranieri.

La religione

I Celti erano politeisti e i loro sacerdoti erano chiamati druidi. Per diventare druido, occorrevano venti anni di studio e bisognava conoscere la medicina, l’astronomia e migliaia di formule magiche. Quelli che non riuscivano, diventavano bardi, cioe poeti che tramandavano le leggende e le imprese della tribu, altri diventavano indovini.
I druidi celebravano i loro riti nei boschi sacri.

UMBRI E SABINI: LA STORIA

Umbri. Corredo di tomba maschile

Umbri. Corredo di tomba maschile

Sabini-Mappa

Sabini-Mappa

Gli Umbri vivevano nel territorio dell’alta e media valle del Tevere fino all’Adriatico. Essi svilupparono, a partire dal 700 a.C. circa, un’economia legata all’agricoltura e all’allevamento ma anche all’estrazione e alla lavorazione dei metalli. Vivevano in  piccoli villaggi fortificati.
I Sabini, secondo alcuni, sarebbero i discendenti degl Umbri di cui parlavano la stessa lingua osca.
Abitavano una parte dell’attuale Lazio. I principali villaggi, Norcia, Rieti e Mentana, non erano protetti da mura.
Praticavano la pastorizia, l’agricoltura e la lavorazione de metalli. Negli anni di carestia, in primavera, erano soliti sacrificare animali agli dei e accompagnare i giovani fino ai confini del loro territorio da dove partivano alla ricerca di nuove terre.

I SANNITI

Mappa Antico Sannio

Mappa Antico Sannio

I Sanniti abitavano i territori corrispondenti agli attuali Abruzzo e Molise. La loro società era progredita: non estevano schiavi. L’autorita piU importante era un magistrato che veniva eletto da un’assemblea. I Sanniti erano contadini e pastori. Durante l’estate, conducevano le greggi in montagna e al sopraggiungere dell’inverno facevano ritorno ai pascoli in pianura. Alcuni dei loro sentieri, chiamati tratturi, esistono ancora oggi e per secoli hanno costituito le uniche vie di comunicazione in quelle zone. I Sanniti strinsero buoni rapporti con Etruschi e Greci, dai quali subirono notevoli influenze. Sapevano essere anche fieri  guerrieri: quando i Romani decisero di sottometterli, i Sanniti difesero a lungo la loro indipendenza.

I PICENI

testanumana

Testa di guerriero da Numana (AN) metà del VII sec. a.C.

La civilta picena si sviluppe a partire dal IX secolo a.C. nel territorio delle Marche. I Piceni vivevano divisi in tribù indipendenti l’una dall’altra.
Le capanne dei villaggi erano fatte di paglia e tronchi.
I Piceni furono anche agricoltori e pastori. In guerra erano molto coraggiosi. Come i Sabini ed i Sanniti, anch’essi furono sconfitti dai Romani. Erano molto abili nella lavorazione della pietra, del bronzo, dell’avorio e dell’ambra che proveniva soprattutto dalle coste del Mar Baltico. Essi seppellivano i morti in posizione rannicchiata e deponevano accanto ai corpi un ricco corredo  funebre:  armi, vasellame, gioielli.

APPROFONDIMENTI

  • Secondo la leggenda, dalla migrazione dei giovani Sabini, nacque il popolo dei Sanniti. Secondo gli scrittori antichi, un altro gruppo di Sabini, guidati da un picchio, uccello sacro a Marte, giunse verso la costa adriatica e diede origine al popolo dei Piceni.
  • L’Italia centro-meridionale era abitata anche da altre popolazioni che praticavano la pastorizia e, quando il territorio montuoso degli Appennini lo consentiva, anche l’agricoltura. Erano i Messapi, i Lucani, i Bruzi, gli Japigi o Apuli.
  • Tra Umbri e Sabini era scoppiata una guerra. I Sabini vinsero ma dopo la vittoria furono colpiti da disgrazie di ogni genere.
    Il sacerdote spiegò loro che tutte quelle disgrazie erano provocate dall’ira del dio Mamerte, protettore degli Umbri. Per placarlo, i Sabini ogni anno, a primavera, dovevano sacrificare al dio i nuovi nati: animali e bambini. II sacerdote precisò, che agnelli e capretti sarebbero stati uccisi in onore del dio; i bambini invece, una volta diventati grandi, si sarebbero dovuti staccare dalla tribù. Essi, seguendo un bue mandato dal dio, avrebbero dovuto creare una nuova patria in terra straniera. E così avvenne. Da allora, ogni anno, in primavera, si ripeteva questo rito, chiamato la Primavera Sacra.

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